RAVELLO VISITA IL PRESIDIO PROCIV DI VERCELLI, INTEGRATO NEL MECCANISMO EUROPEO

 

Nella giornata di giovedì 17 aprile l’Assessore Regionale alla Protezione Civile Roberto Ravello ha fatto visita alla struttura che ospita il Presidio della Protezione Civile di Vercelli in via Borasio nella zona industriale. Ad accogliere l’ospite Roberto Bertone, referente del volontariato regionale e responsabile della colonna mobile di soccorso oltre a numerosi volontari in rappresentanza delle varie specialità dell’organizzazione.

 

La visita ha fatto seguito all’esercitazione che negli scorsi giorni ha visto impegnati i componenti del modulo Europeo TAST (Tecnical Assistence Specializade Team) della Regione Piemonte, integrato nel Meccanismo di protezione civile dell’Unione Europea, in una simulazione di intervento per testare le procedure operative e le capacità tecniche delle squadre.

Il Meccanismo Comunitario si avvale di Risorse umane e strumentali che i singoli Paesi Membri mettono a disposizione volontariamente per interventi di protezione civile dentro o fuori la UE. Queste risorse sono organizzate in moduli di intervento precostituiti che devono rispondere a caratteristiche ben determinate, come la capacità di essere operativi sul posto entro 32 ore dall’attivazione, l’autosufficienza per almeno 4 giorni (vitto e alloggio, energia, igiene, sanità, gestione materiali, comunicazioni, trasporto locale, logistica base operativa), oltre alla completa interoperabilità con altri moduli in un contesto internazionale e una preparazione specifica che include corsi di formazione dell’Unione Europea, esercitazioni, scambio di esperti – attualmente sono circa 300 provenienti da ogni parte del mondo – per favorire lo sviluppo di nuove procedure di intervento, anche in funzione dell’istituzione del numero unico europeo 112.

Attualmente sono operativi circa 150 “moduli” certificati a livello comunitario, con diverse specializzazioni: le squadre tecniche di soccorso TAST (Technical Assistance Support Teams) svolgono funzioni organizzative e logistiche, i moduli USAR (Urban Search And Rescue – Ricerca e soccorso in aree urbane), ad esempio, sono i primi ad intervenire in caso di terremoti per la ricerca dei sopravvissuti sotto le macerie anche in ambiente contaminato, per il soccorso sanitario sono attivi moduli specifici in grado di allestire in brevissimo tempo un Posto Medico Avanzato con Chirurgia o un Ospedale da Campo. Per quello che riguarda la lotta al divampare delle fiamme sono disponibili moduli composti da aerei ed elicotteri antincendio utilizzati sempre più spesso oltre i confini nazionali in soccorso delle popolazioni minacciate dal fuoco. Sempre pronti ad intervenire anche i moduli Campi Assistenza alle Popolazioni e MEDEVAC (Medical Evacuation – trasporto aereo urgente di feriti o evacuazione rapida da zone di pericolo). Infine, per affrontare le conseguenze di alluvioni e allagamenti sono attivi i moduli HCP (Higt Capacity Pumping – Elevata Capacità di Prosciugamento) che intervengono tempestivamente nelle zone colpite con potenti idrovore e barriere antiesondazione.


“La Regione Piemonte dispone già di un Modulo europeo High Capacity Pumping (HCP) – ha detto Roberto Bertone - che è stato, tra l’altro, coinvolto in un’Esercitazione Internazionale tenutasi, nell’ambito del programma esercitativo MODEX EU finanziato dalla Commissione Europea nel novembre 2012 a Rotterdam. Questo modulo è stato adeguato e potenziato ulteriormente nel corso del 2013 in un percorso che si è intensificato negli ultimi anni, in particolare dagli eventi alluvionali in Piemonte e Liguria del 2011 ad oggi, e che ha determinato un significativo miglioramento degli standard qualitativi e del livello di risposta della Colonna Mobile regionale del Piemonte”.

Il modulo TAST della Regione Piemonte in corso di registrazione presso la Commissione Europea, è composto da specialisti in logistica, gestione delle risorse e organizzazione dei soccorsi e alcuni suoi componenti sono stati impegnati ad Haiti in occasione del disastroso terremoto che ha sconvolto quella nazione. Le caratteristiche peculiari di questo modulo sono la rapidità nella risposta, l’ autosufficienza e l’interoperabilità, snodi fondamentali per un efficace sistema di Protezione Civile Europea: è fondamentale infatti che i soccorritori siano in grado di operare in un ambiente estraneo, caratterizzato da lingua e cultura diversi, con le conseguenti difficoltà di comunicazione e la necessità di rendere omogenee le diverse procedure operative, con l’obiettivo di lavorare insieme per il bene di tutti.


Al termine della visita l’Assessore Ravello ha espresso soddisfazione per l’impegno profuso e i risultati di eccellenza raggiunti dai volontari.


 

 

 

 

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