Il nostro intervento a favore degli emiliani
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- Scritto da Webmaster RCVC
Sono ben 6 le missioni settimanali a cui hanno partecipato alcuni volontari del Radio Club Victor Charlie, struttura aderente alla F.I.R. - S.E.R. La struttura regionale della F.I.R.-S.E.R. ha fornito personale in diverse turnazioni a partire dall'allestimento del campo sino alla data odierna.
Una dura prova, molto impegnativa, ma un nuovo bagaglio di esperienza che si va ad accumulare alla precedente.
Ore intense di lavoro per allineare tutti i dati degli ospiti residenti al campo, verificarne gli eventuali permessi, videoconferenze via satellite con la sala di Protezione Civile regionale, compilazione e riallineamento del database on line del Centro Unificato di Protezione Civile della provincia di Modena.
Ma non c'è dubbio che la soddisfazione che ripaga queste ore di lavoro è tanta. Diverse sono le nuove conoscenze fatte al campo.Nell'ultima missione (25/08 - 1/09) c'è stata addirittura la partecipazione ad una partita di calcetto tra una delegazione italiana di volontari di Proteizone Civile e Antincendio Boschivi della Regione Piemonte ed una delegazione marocchina ospite al campo. Un bel incontro di sportività. abbastanza corretto con una stretta di mano finale tra tutti i partecipanti che vale di più del risultato finale.
Questa volta la destinazione è stata ai campi di San Giacomo di Roncole, frazione di Mirandola, gestiti dalla Regione Piemonte.
Campi non semplici da gestire, ma che, con bravura e caparbietà i funzionari della Regione Piemonte han saputo dare un indirizzo giusto per la buona convivenza di tutti. Molte sono le etnie presenti, buona rappresentanza di cinesi,magrebini,islamici, oltre agli italiani, sfortunati e duramente colpiti dai sismi del 20 e 29 maggio 2012.
Il campo 1, messo in piedi in pochi giorni da validi volontari, sull'area di un campo di calcio, accoglie, nell’unico lato un pò all’ombra, rispetto al resto, un’area interamente dedicata all’intrattenimento dei bambini dai più piccoli all’età di 12 anni,gestito dalla struttura protetta per l’infanzia dell’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze Piemontese. Un’area è stata ricavata per le tende destinate ai volontari ed ai magazzini di contenimento dei materiali e generi alimentari. Un apposito modulo adibito a cucina gestito a turnazioni settimanali da volontari aderenti ai 7 su 8 coordinamenti provinciali (il coordinamento di Cuneo gestisce settimanalmente con una turnazione di 11 volontari la cucina del campo 2). 2 passi carrai gestiti da Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo, mentre l’altro da Corpo Antincendio Boschivi.
Un modulo operativo, cablato con sistemi informatici e comunicazioni terrestri e satellitari completano l’allestimento del campo.
Il campo 2 a circa 200 metri di strada dal campo 1, è stato chiuso il 13 di agosto con i primi rientri nelle proprie dimore di alcuni residenti che hanno ricevuto la comunicazione di agibilità. Trasferiti al campo 1 chi invece, purtroppo, non poteva fare rientro nella propria dimora, dichiarata non agibile, o ancora in fase di sistemazione.
Il campo Piemonte potrebbe terminare la propria attività, sia sul fronte istituzionale, sia con il settore volontariato, con il finire del mese di settembre, ma ci sono ancora alcuni dettagli da definire.
I problemi da risolvere sono stati molti. Dopo il caldo, sono arrivate le prime precipatazioni intense che hanno provocato un leggero disagio, superato grazia alla pre-oraganizzazione ed al pronto intervento della direzione del campo e dei volontari a disposizione.
Non sono da sottovalutare la preparazione dei pasti per le diverse culture dei residenti al campo, l’educarli ad un controllo abbastanza intenso dell’igiene per evitare il propagarsi di infezioni, il controllo dei pasti e degli accessi al campo. Qualche residente non si sente più libero di muoversi come preferisce, ma se non ci fossero queste ispezioni, sarebbe una completa anarchia.
Dai campi è nato anche un giornalino redatto da 8 ragazze di diverse etnie, residenti nel campo a causa del terremoto: Asmaa, Manal, Sara, Elisabetta, Angelica, Loubna, Francesca e Kawtar.
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Photogallery - I campi
Il modulo operativo; la direzione dei campi (Photogallery)
Al di fuori dei campi, in giro per i centri colpiti dalle scosse di terremoto, e particolarmente sparsi nei parchi e nelle aree verdi, oppure all’interno nei giardini delle abitazioni, un proliferare di tende. Pare quasi di essere giunti in vacanza. Purtroppo non è così. E lo si capisce negli sguardi delle persone, soprattutto chi con voce fioca, ti racconta la propria triste esperienza.
Percorrendo le vie interne ed esterne ai centri residenziali, ovunque case, ma soprattutto aziende lesionate dalle scosse. E di questi tempi perdere un posto di lavoro anche solo per qualche mese non è un certo un sollievo.
Alcune immagini che rappresentano i danni - Photogallery
